Inclusioni. Echi da domenica mattina

I buongustai sanno distinguere i prodotti

Dovrebbe essere naturale incontrarsi e parlarsi. Una persona vale la pena. Per ogni persona che entra sono da rivedere le regole.

Essere cerniera tra chi accoglie l’altro e l’altro. Provvedere alla pulizia: la raccolta differenziata come elemento di integrazione e atto di fede. 

Dopo quanti anni si smette di essere emigranti? Esasperazione degli animi e rappresentazioni mediatiche. La causa prima del fallimento dell’accoglienza sta nelle leggi. 

La convivenza fra diverse culture ci fa crescere. Deve cambiare modo di ragionare. Gli italiani dormono. Imparare a stare accanto. 

Come si muovono una conoscenza e una persona è una ricchezza che si muove. Cominciamo a vedere la volontà di tornare. 

Che stiamo offrendo a chi non è in grado di affrontare il mare? Qui c’è la necessità di organizzare attività di formazione che siano destrutturanti di certe abitudini e strutturanti per altre.

Il diritto alla salute è legato al diritto al lavoro. Molti che restano sono in trappola. Rendere chi arriva consapevole della realtà da cui arriva.

Riconoscere i titoli degli immigrati anche per aiutarli a tornare. Ciò che ognuno può fare. Essere soggetti attivi. 

Pregiudizio e reciprocità. Andare alla radice degli stereotipi. 

Abbiamo bisogno di nuove narrazioni.  

Un progetto migratorio i ragazzi immigrati ce l’hanno. Progettare assieme 

Ciò che la gente percepisce e i dati reali. Il problema dell’altro come disconferma della propria identità. 

E il confronto continua
Roberto Maragliano

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