Sicuramente tra le sorprese più interessanti di questa summer school sulle arti performative è il luogo in cui, per la maggior parte del tempo, si svolgono le attività: il centro cittadino di Ortelle, paese della provincia di Lecce.
Si parla molto nelle Scienze dell’educazione di “aula espansa” riferendosi a come sia necessario per chi apprende, a qualsiasi età, mettere in relazione ciò che si impara con la vita quotidiana, con la vita reale.
Nel nostro caso il centro di Ortelle è il luogo in cui i laboratori e i forum a cui partecipiamo si incontrano con i rintocchi delle campane, puntualissime; i rumori del traffico, in certi momenti assordanti; le persone, che quel luogo lo abitano.
La nostra “aula”, per rendere l’idea, è un porticato chiamato “il sedile” che affaccia su piazza San Giorgio. Qui ci riuniamo, facciamo brainstorming, incontriamo le persone che narrano le proprie esperienze di ricerca e ci spiegano come riescono a coniugare territorio, relazioni, lavoro, passioni e conoscenza.
La nostra “aula magna”, sempre per intenderci, è la piazza stessa: Piazza San Giorgio. Fino ad ora utilizzata per i laboratori musicali, soprattutto durante il pomeriggio quando il sole bersaglia il “sedile”, permette di esporre le nostre attività a tutto il paese.
La cosa più importante, a mio avviso, è che sia il “sedile” che la piazza ci permettono di entrare nella vita del paese e, seppure per poco, nella vita delle persone che abitano Ortelle. La loro partecipazione in diverse misure alle nostre attività permette di entrare a contatto con la cultura della comunità e di comprenderla meglio grazie alla voce di chi ne ha esperienza e momoria.
Mario Giampaolo