Se dovessi pensare a un aggettivo che riassuma questo secondo giorno, userei “IMMOBILITÀ”.
Immobilità, non attività, apparente abbandono, la terra che ritorna a una autenticità liberandosi di quella ricerca spasmodica di omologazione che fa di tutto, un grande nulla, in cui soggettività e unicità diventano quasi un difetto, un peccato.
Scoprire cose di “casa” del tutto sconosciute, tipi di frutti, alternative possibili, alternative cercate e trovare.
Vedere la propria terra con occhi nuovi!
Giuliana Gnoni