Eugenio Imbriani, docente di demoantropologia all’Università del Salento, tratta il tema della costruzione dell’identità di una comunità, prendendo come caso esemplare il Salento. Sottolinea come spesso i meccanismi di definizione di un territorio sono determinati dall’alto, piuttosto che definiti a livello di concrete pratiche sociali messe in atto dalle comunità nel loro vivere quotidiano. Prende in esame l’evolversi di alcune ritualità comunitarie, come le Tavolate di San Giuseppe, diventate negli ultimi anni ostaggio di una narrazione interessata ad individuare le tipicità alimentari locali. Tratta della “taranta”, di come la Notte della Taranta abbia condizionato fortemente l’immaginario pubblico e a livello locale e a livello nazionale a proposito del Salento, divenuto un “brand” identificato in gran parte con il fenomeno del tarantismo, molto poco conosciuto nella sua realtà antropologica e storica. In una comunità più narrazioni concorrenti si misurano e solo alcune diventano maggioritarie, finendo con l’occultare le altre. Mantenere una ricchezza di prospettive è indispensabile per non avere una costruzione dell’identità del territorio più articolata, ricca ed inclusiva.