La sesta edizione della Summer School di arti performative e community care si è svolta dall’1 al 7 settembre 2017, ed è stata dedicata a due testimoni della cultura popolare venuti a mancare nel corso dell’anno: Rocco Ingletto e Pippina Guida.
La novità di questa edizione è che la Scuola si è rivolta:
- ai professori universitari, ai ricercatori e ai dottori di ricerca in discipline pedagogiche, psicologiche e sociologiche;
- ai dottorandi e agli studenti universitari dei corsi di studio d’area pedagogica, psicologica o servizio sociale, che desiderano acquisire competenze anche operative nell’intervento di comunità;
- ai pedagogisti, agli educatori, agli psicologi, agli assistenti sociali e agli insegnanti per arricchire la loro formazione.
La scelta dei destinatari è derivata dalla necessità di istituire uno spazio meta attraverso cui ragionare sulle dimensioni epistemologiche, metodologiche e fenomenologiche dell’approccio a cui la Summer School si ispira per agire nelle comunità odierne, soprattutto rurali, in una prospettiva di sviluppo attraverso azioni volte ad incrementare la partecipazione e l’agentività.
L’intenzione, quindi, di questa edizione è stata quella di fare il punto sui temi e le problematiche emerse nelle edizioni precedenti, mettendo in valore il capitale di ricerca e competenze sin qui maturato.
Per fare tutto questo, la Scuola ha organizzato diverse attività:
- Stimoli culturali offerti da docenti/testimoni/esperti;
- Tavole rotonde con tutti i partecipanti della Summer;
- Attività laboratoriali;
- Momenti performativi;
- Visione di documentari e film;
- Passeggiate narrative per una più approfondita conoscenza del territorio;
- Documentazione e videodocumentazione delle esperienze utilizzando i social media.
Di seguito alcuni momenti della prima giornata della Summer School, presso “Il Sedile” di Ortelle:







